Vito Volterra
Vito Volterra (1860-1940), presidente del CNR dal 1923 al 1927, si laurea "magna cum laude" in Fisica nel 1882 alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Già scienziato di notorietà internazionale, nel 1892 diventa docente di Meccanica razionale all'università di Torino. Nel 1900 si trasferisce a Roma dove tiene la cattedra di Fisica matematica fino al 1931, anno in cui è costretto ad abbandonare l'università per essersi rifiutato di prestare giuramento al regime fascista. Volterra è fra i fondatori della Società Italiana di Fisica (1897) e dell'Ufficio Invenzioni e Ricerche di Roma (1917). Nel 1905 è nominato senatore del regno per meriti scientifici. Dal 1923 al 1927 è presidente dell'Accademia dei Lincei, dalla quale sempre a causa della sua posizione rispetto al fascismo è dimissionato nel 1935. Da allora e fino alla sua morte Volterra viene escluso dalla vita scientifica nazionale, pur ricoprendo la carica di presidente del Bureau International de Poids e de Mesures con sede a Parigi. I suoi contributi scientifici fondamentali e innovatori nei campi della fisica matematica e le sue intuizioni sulla teoria dei funzionale hanno aperto all’analisi matematica orizzonti prima inesplorati.